Alice e il “non-senso” estetico di un mondo schizofrenico

Bianconiglio

Bianconiglio

 

Nel Paese delle Meraviglie il buon senso è fuori dalla porta. La regola è ribaltare la coerenza, affermando e, simultaneamente, negando ogni verità.

Un coniglio bianco che corre in ritardo. Alice sogna di inseguirlo. Si ritrova così a “tracannare” intrugli sospetti che la fanno rimpicciolire; a sbocconcellare magici funghetti, seguendo i consigli/quesiti di un bruco che fuma il narghilè. È invitata a bere il thè con un cappellaio ossesionato da orologi che segnano mesi e giorni, ma non ore e minuti. Gioca a croquet con una dittatrice che la sottopone a giudizio in un tribunale privo di leggi.

Nel mondo descritto da Carroll, l’istantaneità destruttura la scansione temporale, il cambiamento travolge, senza soluzione di continuità, la stabilità. E questo perché nel Paese delle Meraviglie la logica è paradossale. L’uguaglianza è contraddizione; il “terzo escluso” costituisce, scoponendo, il dialogo e la trasmissione dei significati. Il significante continua a esistere, ma il contenuto è incostante, abbandonato alla multiforme associazione, che cambia non solo a seconda del personaggio che Alice – e il lettore – incontra, ma anche nel personaggio stesso, fulcro di possibili, infinite variabili, ai limiti della schizofrenia.

Ancor più sibillinamente l’eterogeneità si insinua all’interno della parola stessa, slegata dal contesto, estrapolata dal senso che si costruisce nella catena della coerenza. E la parola, sì detta e trasemessa, provoca la meraviglia che Alice assapora e subisce, mentre cerca di preservare la sua stessa individualità messa in crisi dell’incontro/scontro con il non-senso.

Da questo punto di vista il Paese delle Meraviglie di Carroll può anche essere letto come metafora dell’approccio sublime e fondamentalmente estetico cui la coscienza è soggetta di fronte alla follia, nella misura in cui il giudizio etico-morale sia accantonato e la curiosità nei confronti del possibile e dell’impossibile sia lasciata libera di inseguire un Bianconiglio.

Riferimenti bibliografici

Lewis Carroll, Alice nel Paese delle Meraviglie. Attraverso lo specchio, Garzanti Milano, 2000.

Gilles Deleuze, Logica del senso, Feltrinelli, Milano, 2005.